ANNA MARIA CASELLI – LUIGI GROSSI – testo critico

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LUIGI GROSSI, Napoli
come si diventa artisti ?
sensibilità, senso critico, manualità e impeto. E l’uomo è impetuoso, travolgente.
Lo attesta la multiplicità delle sue opere. Sculture, pitture, quadri, cornici, perfettamente integrate ed esposte per enumerarne alcune al nostro Palazzo reale o al Pan, oggi alle 4 pareti o nella sua bottega.
Luigi Grossi padrone di tanti mestieri presenta le sue sculture di materiali corposi, che spiccano su piedistalli in una danza di magma colorato.
Avvince.
* * *
ANNA MARIA CASELLI, Napoli
Naive. Non troppo. Come allegro e spontaneo ma in realtà studiato e fatto proprio.
Paesaggi della costiera, paesini incantati, fiori di catus.
Anna Maria Caselli, finta timida sa quel che vuole e lo esprime nei quadri e nella sua vita ordinaria. Autoritaria ? Questo no.
E’ un’amica sincera come sincere sono le opere.
Nella sua tecnica ad acrilico si avverte la polarità dei colori. Un rosso terrestre alla base e un azzurro profondo del cielo.
Due anime in una.

La curatrice Maria Giovanna Villari

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